Ora tocca a te!

Eccoci già al terzo giorno della nostra avventura a #Cesenatico.
Anche oggi, dopo una splendida giornata passata nel Borgo medievale di San Leo (di cui potete trovare il racconto fotografico sulla nostra pagina facebook), siamo a darvi un piccolo resoconto anche degli spunti di riflessione che ci hanno guidato.
Abbiamo visto i capitoli 3-4-5-6 del film-cartone Oceania, della Disney.
[TRAMA] Gli abitanti di Motonui si rendono conto che non funziona più nulla… il mondo finora dipinto come così bello e autosufficiente non produce più i suoi frutti… Ma non riescono comunque a staccarsi dalle proprie tradizioni, e il papà Tui (capo del Villaggio) non vuole che Vaiana si metta strane idee in testa. Lei cerca di rassegnarsi, ma una voce forte la chiama dall’Oceano e prova a imbarcarsi. Il primo tentativo va male e Vaiana sembra arrendersi, ma nonna Tala le fa vedere le imbarcazioni nascoste nelle grotte: il popolo di Motonui era un popolo di grandi navigatori! La nonna (ormai morente) la aiuta a capire che lei è la prescelta dall’Oceano per cercare di ripristinare l’ordine (kòsmos) iniziale, nonostante il severo divieto del papà. Vaiana lascia alle spalle tutte le sue paure e i suoi “perché”, si imbarca e supera il Reef (la barriera corallina).

☩ Dal punto di vista degli spunti biblici abbiamo letto il racconto del Roveto ardente (Es 3 e 4), con la chiamata di Dio e le titubanze di Mosè, che non si ritiene adatto alla missione affidatagli e accampa un sacco di scuse.

[RIFLESSIONE] Se dovessimo ascoltare solo le nostre paure (e quelle degli altri) non cambieremmo mai e resteremmo sempre fermi allo stesso posto. Anche noi – come il popolo di Motonui – dimenticheremmo chi siamo veramente! Ma se ascoltiamo la voce del Signore (che ci parla anche attraverso le persone sagge che ci mette vicino, come nonna Tala) allora capiamo che Lui ha un progetto grande su di noi e che – proprio attraverso di noi – vuole fare cose grandi.

Ecco allora l'impegno che ci siamo dati nel terzo giorno:
Cerco di capire che il Signore ha un progetto ben preciso su di me. Voglio sentirmi chiamato in causa in prima persona e non rispondere sempre “Io no, chiedi a qualcun altro”.