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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Ricordi di un'estate

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L’estate sta finendo si cantava diversi anni fa… è vero, siamo ormai agli sgoccioli delle vacanze, ma i ricordi di tutto quello che abbiamo vissuto nei mesi estivi con le proposte della nostra Unità Pastorale sono vivi e ben stampati dentro di noi. E vogliamo che non si cancellino mai! Ecco perché abbiamo pensato ad una serata – durante la Festa dell’Oratorio di Brembilla – per trovarci a raccontare i meravigliosi momenti condivisi : il Pellegrinaggio in Russia, il CRE , il CampoScuola delle elementari a Cesenatico , la Fiaccolata da Berlino e il CampoScuola delle medie a Levanto . L’appuntamento è per GIOVEDI 31 agosto , e il programma è il seguente: 18.00 : Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Brembilla 19.00 : Ritrovo in oratorio per prepararsi alla Cena 19.30 : Cena sotto il tendone dell’Oratorio 20.30 : Inizio dei “ racconti ” di quest’estate, con balletti del CRE e foto-filmati delle varie iniziative estive Ai ragazzi che hanno partecipato al CRE e

Che c'entra Sant'Alessandro?

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Appunto, direte voi, cari lettori, ma Sant'Alessandro cosa c'entra? Cosa ci "azzecca" col romanzo Momo  di Michael Ende? Beh, certo, il Patrono della Diocesi e della Città di Bergamo non è uno dei personaggi del libro che ci ha guidato e ispirato in questi giorni. E non abbiamo scelto lui perché fossimo "a corto" di idee o di personaggi ufficiali. Oggi siamo felici di concludere la nostra stupenda avventura sotto la protezione e con l'esempio di questo grande Santo. Momo  è un romanzo fantastico, e ci sono storici che si ostinano a dire che la Legione Tebea (della quale il nostro Soldato Alessandro era Vessillifero) fosse solo una leggenda... ma ancora: non è questo il legame tra Momo  e il Patrono di Bergamo (anche perché - legione Tebea o no - noi siamo certi che Sant'Alessandro abbia dato il via ad una prodigiosa storia di santità nella nostra Diocesi, versando il suo sangue: il Sangue dei Martiri è il seme di nuovi cristiani  diceva Ter

La casa del tuo tempo è il tuo cuore

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L’incontro di Momo con Mastro Hora è il centro di tutto il racconto. Momo, grazie all’esperienza che le fa vivere Mastro Hora, intuisce cosa sia il tempo , la sua vastità , il suo eterno movimento, che sembra regalare il momento più bello della propria vita per poi lasciarlo presto appassire e dissolversi… in vista di qualcosa di ancora più straordinario. Questa immensità è dentro il cuore di ciascun uomo, come l’Autore dice diverse volte nel corso della narrazione: «il tempo è vita e la vita dimora nel cuore» . Mastro Hora svela a Momo il segreto del tempo: ogni uomo vive e gestisce il proprio tempo e il modo di usarlo “perché devono essere gli uomini stessi a decidere come impiegare il proprio tempo. E a loro stessi tocca anche difenderlo”. Momo scopre che il proprio cuore è la casa del proprio tempo . Mettere il cuore nelle cose che facciamo e viviamo ogni giorno significa modificare il nostro rapporto e la nostra idea del tempo, che non è più ciò che sfugge e che ci imprigiona,

Guidami, Signore, sulle tue vie

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La tartaruga Cassiopea , nel romanzo di Momo, ricopre un po’ la figura della guida spirituale e anche dell’angelo custode. In questa giornata dedicata all’esame di coscienza e alle Sante Confessioni è proprio il personaggio giusto per aiutare i ragazzi ad entrare dentro se stessi. Occorre aiutare i ragazzi a capire che – per quanto uno possa essere in gamba, o addirittura una persona straordinaria (come lo era Momo) – da soli non si può sconfiggere il male presente in sé e nel mondo: c’è sempre bisogno di qualcuno che ci venga ad aiutare, guidandoci verso il centro di noi stessi, il nostro cuore, per capire chi siamo veramente e da dove viene la nostra vita. L’importanza di avere una figura adulta di riferimento che – volendo il nostro bene – ci faccia da guida e custode. La bellezza però, anche di essere – nel nostro piccolo – delle “Cassiopee”, delle piccole guide gli uni per gli altri (è ciò che in ambito cristiano si chiama “correzione fraterna”). Riportiamo, anche questa volt

Amare è perder tempo

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Il quinto giorno del nostro CampoScuola è davvero impegnativo (se gli altri non lo sono già stati): seconda escursione nella mattinata (di cui abbiamo reso conto anche fotograficamente sulla nostra pagina facebook ), mare e tornei di pallavolo nel pomeriggio e Veglia alle stelle a fine serata... Per iniziare la Veglia e introdurci al tema, abbiamo assistito alla scenetta dell'incontro tra Momo e il signore grigio (impersonato dalla nostra Laura Pesenti) con la presenza di BibiGirl , la bambola perfetta (impersonata da Danesia Capelli) e da BibiBoy (impersonato dal mitico Gabriele, la nostra mascotte). Anche qui, parlano di più, sicuramente le battute scambiatesi dai vari personaggi (la forma è semplificata rispetto al Romanzo di Michael Ende): Momo (entra nell’anfiteatro, vede la bambola e la prende in mano) Oh, ciao! Come ti chiami? Babygirl (voce metallica fuori campo) Ciao, sono Bibygirl, la bambola perfetta. Sono tua! Per questo tu

Il tempo è denaro?

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Nel quarto giorno del nostro CampoScuola l'incontro inquietante è con i Signori Grigi... Qui lasciamo subito spazio alle parole di Michael Ende e poi alla immagini del film di Johannes Schaaf. Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il Tempo . Esistono calendari e orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che, talvolta, un’unica ora ci può sembrare un’eternità, e un’altra invece passa in un attimo… dipende da quel che viviamo in quest’ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore . E nessuno lo sapeva meglio dei Signori Grigi. Nessuno sapeva - come loro - apprezzare tanto bene il valore di un’ora, di un minuto, di un solo secondo di vita. Certo, lo apprezzavano a modo loro - così come le sanguisughe apprezzano il sangue - e, a modo loro, agivano in conformità.

Un pizzico di fantasia

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Nel terzo giorno del nostro CampoScuola (giorno di escursione) subito dopo colazione, quando ormai i ragazzi sono pronti a mettersi lo zaino in spalla appare il secondo amico di Momo, il giovane Girolamo, detto Gigi Cicerone (impersonato dal nostro poliedrico Andrea Forcella detto Bèna ). Anche il nome di Gigi è nato dal suo "mestiere": la capacità di intrattenere tutti con fantastiche storie che nessuna mente al mondo saprebbe concepire... Gigi ci accompagna coi suoi incredibili racconti anche durante la nostra camminata: Monte delle Streghe, cave del marmo rosso di Levanto e Monte Rossola. Anche stasera, come sempre, condividiamo alcune righe del romanzo di Michael Ende, per delineare più precisamente la figura del personaggio: L’altro amico prediletto di Momo era giovane e, sotto ogni aspetto, l’esatto contrario di Beppo Spazzino. Era un bel ragazzo dagli occhi sognanti e dalla parlantina inesauribile, sempre straboccante di scherzi, frottole, arguzie; rideva tan

Momento per momento, con amore

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Nel secondo giorno di questa nostra avventura di crescita insieme, viene a farci compagnia un vecchio amico di Momo: Beppo Spazzino (interpretato magistralmente dalla nostra animatrice Nicole Moretti) con la sua filosofia di vita: la felicità che nasce dal l’amore con cui si fanno le cose, momento per momento, senza fretta e volentieri . Anche qui, credo che il modo migliore per conoscerlo sia prendere direttamente le parole con cui lo descrive l'autore del romanzo che ci sta accompagnando in questi giorni: Anche se si hanno molti amici ce n’è sempre uno cui si è particolarmente affezionati. Così anche Momo. Aveva due amici cari che andavano da lei ogni giorno e dividevano con lei ogni loro bene. Uno era giovane e l’altro era vecchio. Momo non avrebbe saputo dire quale dei due le era più caro. Il vecchio si chiamava Beppo Spazzino. Aveva di sicuro un altro cognome ma, dato che di mestiere era spazzino e che tutti lo chiamavano così, anche lui aveva deciso che quel cognome gli