Il tempo è denaro?

Nel quarto giorno del nostro CampoScuola l'incontro inquietante è con i Signori Grigi...
Qui lasciamo subito spazio alle parole di Michael Ende e poi alla immagini del film di Johannes Schaaf.
Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il Tempo. Esistono calendari e orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che, talvolta, un’unica ora ci può sembrare un’eternità, e un’altra invece passa in un attimo… dipende da quel che viviamo in quest’ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore. E nessuno lo sapeva meglio dei Signori Grigi. Nessuno sapeva - come loro - apprezzare tanto bene il valore di un’ora, di un minuto, di un solo secondo di vita. Certo, lo apprezzavano a modo loro - così come le sanguisughe apprezzano il sangue - e, a modo loro, agivano in conformità. Avevano piani precisi circa il tempo degli uomini. Erano piani a lunghissima, secolare scadenza, e minuziosamente preparati. La cura più importante era che nessuno prestasse attenzione alla loro attività. Si erano stabiliti fra gli abitanti della grande città senza dare nell’occhio. E gradatamente, poco alla volta, senza che alcuno se ne rendesse conto, avanzavano ogni giorno più a fondo e prendevano possesso degli uomini. Conoscevano bene la persona idonea ai loro scopi assai prima che il designato stesso lo potesse intuire. Aspettavano soltanto il momento buono per poterlo agguantare e facevano del loro meglio perché tale momento giungesse al più presto…
Per esempio prendiamo il signor Fusi, barbiere. Certo, non un figaro di classe, però molto apprezzato nella sua strada...
Postiamo qui uno spezzone del Film Momo di Johannes Schaaf (secondo noi la scena più riuscita) per condividere con tutti voi il sentimento di angosciosa presa di coscienza di come la realtà dipinta nel romanzo non sia molto distante dalla nostra...